C’è sempre da preoccuparsi?
Molti di noi, almeno una volta nella vita, accusano un mal di schiena di quelli che impediscono le attività della vita di tutti i giorni.
Si calcola che buona parte della spesa sanitaria mondiale sia interessata da algie che vengono titolate come “mal di schiena” e che riguardano principalmente la parte lombare e quella cervicale della colonna vertebrale. In linea di massima quindi si, il mal di schiena deve preoccupare, bisogna capirne l’origine e consultare un medico che indicherà diagnosi e terapia.
La nostra postura di primate bipede è piuttosto recente nella scala evolutiva.
Il Sahelantropo, l’Orrorin, gli Ardipitechi, gli Australopitechi, il Keniantropo, i Parantropi e, infine, le varie specie del nostro genere Homo, sono i nostri progenitori estinti. Si sono evoluti in tempi relativamente brevi. I nostri parenti prossimi in vita, oranghi, gorilla e scimpanzé, che vivono nelle foreste calde e temperate dei continenti, camminano ancora comodamente appoggiando entrambi i piedi ed il dorso delle dita della mano, hanno gli arti inferiori più corti e quelli superiori più lunghi e potenti. Ovviamente hanno anche una manualità ridotta rispetto alla nostra – abilità che ci ha permesso di modificare il mondo (altro carattere che ci diversifica, è la capacità di toccare con il polpastrello del pollice i polpastrelli di tutte le altre dita e quindi di poter eseguire gesti di precisione).
Ma la scelta progressivamente consolidata dei nostri progenitori di deambulare su due arti ha fatto si la colonna vertebrale si sia trovata a doversi adattare a “nuove” forze di peso e di torsione. Da qui il via a qualche noto problema ortopedico.
Ma bisogna comunque considerare che la schiena è anche la parte del tronco corrispondente in basso e posteriormente all’addome ed in alto posteriormente al torace. Torace ed addome contengono gli apparati cardiorespiratorio e digerente. Importanti organi come cuore, polmoni, stomaco, fegato, reni ed intestini, sono contenuti nel tronco. Questo può significare anche che non tutti i dolori di schiena dipendono da una sofferenza ortopedica specifica ma che possono esser segnale di un diverso genere di sofferenza (una colica renale, ad esempio, può essere percepita come mal di schiena lombare; ed anche una improvvisa sofferenza cardiaca può essere avvertita, a qualche livello, come mal di schiena).
Sono segnali importanti che necessitano d’ essere immediatamente indagati. Non bisogna mai trascurarli.
Quindi, conviene sempre rivolgersi ad un medico che indicherà quali siano gli esami più adatti e gli specialisti più idonei per la giusta diagnosi.
Detto questo, teniamo comunque conto che – nel caso di individui sani in ottime e certificate condizioni di salute, che esercitano regolarmente la muscolatura della schiena in palestra o con attività fisiche o sportive ad intensità variabile e crescente – un mal di schiena passeggero può anche essere solo il risultato di fatica muscolare specifica, allo stesso modo di come può avvenire con gli addominali, con i pettorali o con tutti gli altri muscoli utilizzati e necessitando, peraltro, soltanto di semplice riposo fisico – di cosiddetto “recupero muscolare”.